Gentili genitori,
mi dispiace di non potermi rivolgere a voi personalmente non conoscendo tutti i vostri nomi: vi scrivo a proposito di una lettera inviata all’Ufficio scolastico territoriale di Milano da voi sottoscritta in riferimento alla sicurezza del plesso della scuola Primaria di Turbigo.
Sono al corrente della vostra iniziativa perché avete raccolto alcune firme l’ultimo giorno di scuola, nella mattinata dell’8 giugno, mentre si svolgeva la manifestazione Sporticino da tempo debitamente autorizzata e aperta alle famiglie.
Come è noto tutto ciò che avviene a scuola deve essere riferito al Dirigente, prima o poi (per correttezza dovrebbe essere riferito “prima” quando è possibile!) e così quel giorno molti hanno notato che la procedura in atto non era conforme al Regolamento d’Istituto, in base al quale tutti i documenti che circolano nel corso di attività organizzate dalla scuola devono essere vistati e autorizzati dal Dirigente, tanto più quelle che avvengono nell’ ambiente e orario scolastico nel corso di un’attività didattica a tutti gli effetti.
Ulteriore motivo di stupore da parte mia è stato conoscere un sunto del vostro scritto tramite un organo di stampa che riferiva di “100 genitori in rivolta” per la mancanza di sicurezza dell’edificio, mescolando notizie altamente imprecise su avvenimenti recenti e altri verificatisi in anni passati con grave mancanza di chiarezza.
Dal momento che sono in contatto, come è ovvio, con l’UST, sarà mia cura prendere tutte le adeguate misure per affrontare una situazione così anomala: non mi è chiaro infatti che cosa vi abbia spinto ad agire con questa modalità che evidenzia, se non altro, una mancanza di trasparenza nei confronti dell’Istituzione che ha nel Dirigente il suo primo punto di riferimento.
Sono certa che, da quando ho preso servizio preso l’Istituto “Don Milani” il 1° settembre 2014, ogni sforzo necessario è stato compiuto per garantire occasioni, istituzionali e non, di confronto e dialogo con le famiglie nello spirito della vigente normativa e soprattutto nel più grande rispetto dei genitori, che rappresentano i nostri interlocutori più importanti, come esplicita il Piano dell’Offerta Formativa che ben conoscete.
Se abbiamo mancato in qualcosa, abbiamo sempre favorito l’atteggiamento dell’ascolto attivo per rimediare e studiare insieme a chi ce ne dava la possibilità le soluzioni per migliorare l’esperienza dei bambini.
Sinceramente credo che la scuola sia fatta sì di strutture, aule, muri, cortili che devono essere sicure e accoglienti, ma soprattutto di persone che collaborano, dialogando, criticando anche, nel rispetto dei rispettivi ruoli e con autentica preoccupazione educativa: l’apprendimento degli alunni infatti può avvenire solo in un ambiente favorevole, anche e soprattutto sul piano delle relazioni umane la cui base è la correttezza reciproca.
Se, come recita un proverbio africano, “per educare un figlio ci vuole un villaggio”, auspico che possiamo insieme costruire il nostro villaggio con tutto ciò che sarà necessario fare.
Mi preme intanto assicurarvi che è in corso un dialogo serrato e costante tra l’Istituto e l’Amministrazione comunale per pianificare e formalizzare tutti gli interventi di manutenzione che saranno svolti in tempi brevi.
Da entrambe le Istituzioni ci sarà la massima attenzione a comunicare gli esiti e i tempi delle verifiche in corso nei modi che riterremo più idonei allo scopo.
Cordialmente
prof.ssa Maria Silanos
Dirigente dell’ICS “don Lorenzo Milani”di Turbigo
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