Il giorno 6 aprile 2018 le classi quarte della Scuola Primaria di Turbigo sono state in gita a Torino: prima al Museo Egizio, poi in visita all’Orto Botanico.
Al mattino, appena arrivati in città, abbiamo svolto la parte storica della visita.
Non è stato necessario andare in Egitto per rivivere il fascino magico dell’antica civiltà dei faraoni. Le guide ci hanno condotto lungo un percorso interessante: quello del più antico museo egizio del mondo, il più importante dopo quello del Cairo.
Con la visita al Museo Egizio di Torino siamo entrati nella storia: dall’aula scolastica al museo per meglio capire le tradizioni, la vita quotidiana, i culti e l’arte attraverso gli 8.000 reperti, tra statue, mummie, sarcofaghi, papiri, monili e amuleti... che sono giunti fino a noi. L’osservazione diretta dei reperti permette di coglierli in una dimensione che neanche la più bella foto riesce ad eguagliare, dato che tutto quello che abbiamo visto è autentico, cosa che ha stupito i ragazzi.
La visita al Museo è stata diretta da guide esperte nella storia egizia e ci ha condotto attraverso un viaggio vecchio di quattromila anni.
La recente ristrutturazione ha reso il museo ancora più a misura di visitatore; i ragazzi hanno potuto seguire con attenzione (anche grazie agli auricolari di cui è stato dotato ognuno di loro) una spiegazione semplice ma accurata e porre domande alle guide.
In questo modo hanno potuto approfondire la storia di una civiltà tanto antica quanto affascinante.
Nel pomeriggio, dopo pranzo, ci siamo dedicati alla parte scientifica dell’uscita didattica, con la visita all’Orto Botanico dell’Università di Torino, nel parco del Valentino, in riva al fiume Po.
I nostri ragazzi, quasi come studenti universitari, hanno avuto la possibilità, in un laboratorio sul campo, di vedere, toccare e annusare quanto già studiato a scuola sulle piante utili all’uomo, con interessanti approfondimenti.
Abbiamo visto, con l’aiuto di una guida, numerose aiuole geometriche, in cui le specie vegetali sono raggruppate in famiglie, in modo ordinato, per facilitarne lo studio, e alcune vasche con piante acquatiche.
Siamo entrati nella serra che mostra diversi ambienti del Sud Africa, notando in particolare vari tipi di Pelargonium.
Abbiamo poi osservato le specie tipiche delle Alpi Occidentali nell’ ”Alpineto” e abbiamo odorato numerose essenze aromatiche (salvie, menta, rosmarino, elicriso, lavanda...), utilizzate soprattutto in cucina e in profumeria (per creme, saponi o cosmetici), e piante per uso medicinale.
Fra i grandi alberi presenti (querce da sughero, tigli, platani, magnolie...) e alberi da frutto, con fiori colorati e profumati... una pianta, in particolare, ha attirato la nostra attenzione, il ginko biloba: le sue pigne, se calpestate, producono l’ “allarme puzza”, ovvero sprigionano un forte odore sgradevole.
Molto interessante è stata anche la storia della carta, a partire da quella realizzata con la pianta del papiro egizio (con un fusto curiosamente di forma triangolare), fino alla preziosa carta marchigiana con filigrana.
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