25 aprile 2017, Resistenza senza odio né rancore

Proponiamo alcune poesie.
La bellissima e famosa Liberté di Paul Éluard.
Pubblicata dalla clandestinità nel 1942 durante l’occupazione tedesca di Parigi, mentre il poeta era entrato a far parte della Resistenza.

Venne lanciata a migliaia di copie dagli aerei alleati nella Francia occupata dai nazisti.
Un canto in onore della libertà adattabile ad ogni epoca e ad ogni paese.
La traduzione è del poeta Franco Fortini.
Una poesia scritta da una bimba israeliana: Ho dipinto la pace
E l’ultima scritta da Erik Di Bernardo: Se c’è.
Dalle poesie lette noi … abbiamo capito che
- ci vuole più unione e coraggio
- si deve stare in pace
- la pace e la libertà li ritroviamo ovunque
- vivere insieme porta gioia e felicità
- l’amore è volersi bene
- la guerra non ti insegna nulla
- la pace è sempre con noi
- è bello essere amici
- la pace è il dono più bello della vita
- queste parole sono importanti e bisogna metterle in pratica
-  per essere felici bisogna essere se stessi
-  la libertà è un diritto che tutti dovrebbero avere
-  la pace e la guerra sono opposti.
Abbiamo scelto inoltre alcune parti del discorso del nostro presidente Sergio Mattarella a Carpi al Teatro Comunale:
 " Vi furono uomini liberi che sbarcarono nell' Italia occupata e versarono il loro sangue anche per la nostra libertà.
A questi caduti rivolgiamo un pensiero riconoscente.
Il loro sangue è quello dei nostri fratelli.
Tra questi non possiamo dimenticare i 5000 volontari della Brigata Ebraica, italiani e non, giunti dalla Palestina per combattere con il loro vessillo in Toscana e in Emilia-Romagna.
Oggi, senza odio né rancore, ma con partecipazione viva e convinta ricordiamo la Resistenza.
In tante famiglie italiane c'è una storia, grande o piccola, di eroismo.
Perché lo facevano?
Coraggio, ideologia, principi morali, senso del dovere, disillusione, pietas umana, senso comune ...
Tante e diverse furono le storie, tante e diverse le motivazioni.
L'insieme di tutte queste fu la Resistenza".